Granada |
Andalusia |
Il viaggio è stato effettuato ad Aprile 2005 per 10 giorni. Vista la distanza nel tempo ho verificato che tutti i nomi dei locali riportati fossero ancora attivi (ho segnalato eventuali variazioni).
Volo: Acquistato telefonicamente dalla Iberia dopo aver consultato varie tariffe: partenza
da Venezia, scalo a Barcellona di 50 minuti circa sia in andata che al ritorno,
quindi imbarco per Siviglia. Un po’ costoso ma gli
orari erano buoni e dava la possibilità di rimanere nove giorni mentre con i
charter si è legati alla settimana o ai 15 giorni.
Un appunto alla compagnia aerea: non ci hanno dato neanche un
bicchiere d’acqua se non a pagamento e questo, non l’ho mai visto in nessuna tratta aerea con la compagnia di bandiera.
Disagio all’arrivo per il ritiro dei bagagli rimasti a Barcellona.
Li riceveremo all’hotel il giorno dopo a Siviglia. Al momento siamo un po’ sconfortati (non sapevamo che ci sarebbe capitato ancora).
Il tour è stato strutturato dopo aver consultato la
guida Routard, alcune riviste e i resoconti di viaggio di turisti
per caso. Gli hotel sono stati prenotati tutti telefonicamente dall’Italia o
tramite internet.
Faremo: 3 notti a Siviglia, 1 notte a Cordoba, 2 notti a
Granada, 1 notte a Nerja, 1 notte a Ronda, 1 notte a Arcos della Frontera.
Siamo arrivati a Siviglia di sabato e Siviglia è la città
della movida. In tutte le piazze attorno alla cattedrale c’è un brulichio di
gente, musica, allegria. Ogni bar, ogni calle è piena di tavolini di turisti e di spagnoli che sembrano
desiderare una cosa sola: divertirsi e fare festa.
Peccato per il clima che ci trova impreparati e che ci
seguirà per tutto il tour: qui fanno 4/ 5 gradi in meno rispetto all’Italia e
un giubbotto un po’ imbottito sarebbe stato più indicato.
Cosa per altro notata spesso nei nostri viaggi di primavera.
Cosa per altro notata spesso nei nostri viaggi di primavera.
I monumenti che abbiamo visto qui sono forse meno belli di quelli delle altre due città
famose (Cordoba e Granada) ma la cattedrale illuminata di sera è una meraviglia.
Siviglia |
Un consiglio: mangiatele non ai tavolini ma seduti al banco, magari indicandole. Ai
tavolini tendono a portarvi la cosa più veloce e ovviamente meno particolare.
Ne abbiamo mangiate di buone anche al bar Europa.
Abbiamo trovato il personale in genere non molto cordiale ma il
servizio era comunque cortese.
Per cenare: noi abbiamo cenato bene alla Bodega Paco Gongora
e non molto a Casa Robles che pure era indicata nella guida.
(Attualmente nelle recensioni di tripadvisor ho letto il contrario)
(Attualmente nelle recensioni di tripadvisor ho letto il contrario)
Abbiamo soggiornato all’hotel Europa, piccolo hotel (sui 100 euro a stanza senza colazione tasse
comprese) che non consigliamo perché l’atmosfera arabeggiante non valeva la
freddezza del personale della reception o i rumori che ne provenivano fino a
tarda sera. Bagno minuscolo.
Una informazione: l’abbigliamento sui bei negozi del centro, così come le
calzature sono più convenienti che da noi e hanno belle cose.
Partiamo a ritirare l’auto già prenotata in Italia con la
Hertz: è consigliabile prenderne una piccola perché le stradine dei centri sono
tutte strette e i muri si rasentano spesso.
Arriviamo velocemente a Cordoba ma trovare l’hotel sarà
un’impresa perché è praticamente in
piena Juderia, in zona chiusa al traffico e gireremo un bel po’ per trovarlo.
Alla fine ci aiuta una signora che prende carta e penna e ci fa una
piantina in miniatura.
L’albergo (hotel Gonzalez) è una sorpresa: carino con una
stanza grande e meno costoso del precedente ( 73 euro circa con colazione).
La Mezquita è un incanto con le sue 800 colonne circa.
Mangiamo buone tapas al Bar Santos (non
ci saremmo mai entrati se non fosse stato sulla guida) e il ragazzo del bar ci
consiglia di andare alla sera a mangiare la paella ad un ristorante più su del centro . In effetti stiamo molto bene e beviamo anche
la più buona sangria del Tour (purtroppo il ristorante non esiste più).
Il giorno dopo destinazione Granada. Per una fortunata
coincidenza arriviamo all’hotel praticamente diritti, anche se l’hotel è in
pieno centro. Abbiamo prenotato l'hotel Navas
(95 euro a notte con le 2 prime colazioni a buffet) La stanza è un po’
piccola, un po’ calda e salgono odori di cucina. Ma va bene lo stesso.
Granada è l’Alhambra
e soprattutto l’Alhambra. Bellissima dal mirador (un belvedere) dell’Albaicin.
Carina la zona della cattedrale, bello il vecchio souk arabo e tutte le
stradine intorno.
A Granada non mangiamo bene. La prima sera all’antica Bodega
Castaneda; la seconda sera andiamo in un locale consigliatoci da un albergatore:
Taberna Salinas per mangiare la paella. Sentiamo subito che c’è qualcosa che
non va. Il pesce deve essere vecchio perché appena tornati in hotel cominciamo
a star male e questo disturbo ce lo trascineremo un po’ per tutto il viaggio.
Da allora in poi quella sarà definita “ La paella assassina!”
Ricordo che l'episodio risale a tanti anni fa, e nel frattempo la gestione potrebbe essere cambiata.
Ricordo che l'episodio risale a tanti anni fa, e nel frattempo la gestione potrebbe essere cambiata.
L’Alhambra è stupefacente, abbiamo prenotato i biglietti
dall’Italia per telefono con addebito su carta di credito per cui entriamo
direttamente (visto il periodo non c’è comunque molta gente). Noi che abbiamo visitato anche il Marocco
possiamo dire che è la fortezza più bella vista finora. Le fotografie si
sprecano, le atmosfere ci avvolgono e non sentiamo né il freddo della
temperatura… né i brontolii di pancia!
Alhambra |
Partenza per Nerjia, cittadina della costa del Sol. Ci andiamo perché sulla guida è
scritto che è una delle poche non distrutte dal turismo. Alloggiamo al Parador locale
(113 euro la stanza con 2 prime colazioni a buffet). La vista dal parador è la
cosa più bella che vediamo in questa tappa. C’è un ascensore che dall’hotel
porta direttamente nella spiaggia sottostante dove sigh!!! C’è gente che fa il
bagno. Visitiamo anche il Balcon d ‘Europa, che è una terrazza panoramica in
centro del paese. Ceniamo al Parador, il
cibo è buono ma un po’ costoso. Non consiglio comunque questa tappa.
Destinazione successiva: Ronda. La strada per arrivarci è
molto piacevole: passa in mezzo a zone di montagna con bei paesaggi. Ci fermiamo
spesso a fare fotografie. E’ ancora tutto molto verde e non sembra di essere in
Spagna. A Ronda alloggiamo in un hotel segnalato su turisti per
caso: Il San Gabriel. Ha anche un sito internet e fa parte degli hotel di
charme di Spagna. E’ l’hotel più bello dove soggiorneremo: una chicca, una
bomboniera. In una casa d’epoca ristrutturata, arredato con mobili antichi,
stanza ampia , bagno altrettanto. Patio personale. Non abbiamo parole. Costo
sui 90 euro senza prima colazione che si può fare ma la caffetteria dell’hotel
ha pochi tavoli e siamo costretti a uscire. Un indirizzo che consiglio caldamente
a tutti.
Di Ronda colpisce soprattutto il ponte e la sua vista: ci
sediamo in uno dei bar che danno sulla gola e ci gustiamo la vista! Visitiamo
anche palazzo Mondragon. Alla sera, dopo l’esperienza della “paella assassina”,
cediamo ad una buona pizza italiana in un locale di piazza Nueva dove i gestori
parlano italiano (sono di Salerno).
Ronda |
Il giorno successivo partenza per Arcos de la Frontera , ultima tappa
del nostro viaggio. Anche in questo caso la strada è piacevole, costeggiamo due
laghi veramente carini, soprattutto il primo e proviamo a inoltrarci e fermarci
in due pueblo: SanMartin e Bornos. Nel primo entriamo nella caffetteria locale
e prendiamo al banco delle strane fette di pane abbrustolite e spalmate con una
salsa che vediamo prendere dagli altri clienti: sono deliziose ma non
chiedetemi il nome! Il costo della consumazione è irrisorio. Lì il turismo non
ha ancora colpito.
Il secondo pueblo, Bornos in riva al lago, ha un bel
castello con dei giardini che visitiamo, ascoltando i consigli di una dinamica
vecchietta che incontriamo.
Arriviamo a Arcos diretti al Parador locale. Come
suggeritoci dalla guida è uno dei più bei paradores di Spagna, l’Antica casa
del Corregidor ristrutturata e situata al di sopra di un promontorio che
sovrasta la scogliera con una vista mozzafiato sulla valle. Un bel modo per
concludere questo viaggio. Ci propongono una stanza con prima colazione e cena
a 180 Euro circa
(prezzo per 2 naturalmente). L’albergo dentro è veramente
particolare: la struttura arabeggiante, i corridoi con le volte ad archi illuminate da lanterne
alle pareti, i tappeti persiani, l’odore che si propaga ovunque di cuoio e di
tabacco ne fanno davvero un luogo pieno di atmosfera .Così come il patio vicino alla
sala da pranzo e la caffetteria con una grande vetrata per ammirare il panorama
sullo strapiombo. Mi sento speciale e fortunata! Che importa se la cena non è
proprio all’altezza di quanto scritto sulla guida? Siamo in questo pueblo
bianco, nella piazza del Cabildo e
ci gustiamo la sera di questa ultima vacanza Andalusa.Parador Arcos de la Frontera |
Il giorno dopo raggiungiamo puntuali l’aeroporto di Siviglia
dove restituiremo l’auto aiutati nel tragitto, come in tutti gli spostamenti di
questo tour, dalle mappe stampate dal sito ViaMichelin.
Note:
- Ho lasciato i prezzi di allora per farvi notare che poi la differenza con quelli attuali non è molto grande.
- A distanza di molti anni (e questo è singolare) la Mezquita resta il posto più bello che ho visto, mentre l'albergo che ricordo più scenografico non è il San Gabriel ma il Parador di Arcos de la Frontera. Se potete soggiornatevi. Anche gli alberghi fanno parte della storia.