Les Roches - Le Pouldu |
Auray deliziosa cittadina del Morbihan ha dato inizio a questo viaggio.
Non è che siamo partiti da là, magari.
E’ che tre anni prima dello tzunami pandemia ci eravamo stati e in questa pittoresca cittadina tra ponti e case a graticcio, cani a passeggio con i padroni, ci ha travolto struggente il rimpianto di non esserci con lei, la nostra adorata cockerina Taby. Era rimorso per averla lasciata al pensionato? Forse, anche.
Ci siamo promessi e le abbiamo detto: "Taby tornerai qui con noi, assicurato".
La nostra promessa ha potuto essere mantenuta solo tre anni dopo. E’ stato il nostro primo viaggio non di vicinanza dopo il COVID e lo abbiamo fatto in macchina: 1600 km. Il cane nella stiva di un aereo soffre!
Come sempre il viaggio è partito da internet. Anzi da un’immagine (quella sopra) scorsa tra altre cento dopo aver digitato su google:
“Case Bretagna su scogliera”
Ci avevamo già provato a soggiornare in un hotel fronte mare battuto dai venti magari in una giornata tempestosa.
Alla “Emily Bronte” per capirci. E non ci eravamo mai riusciti. Poi appare sta casina: perfetta!
Dopo ricerche su innumerevoli siti riesco in inverno a trovarla libera una settimana dal 7 al 14 maggio
(stesso periodo della visita di tre anni prima) segue immediata prenotazione tramite interhome.
Sito serio e affidabilissimo.
L’affitto per una settimana è 1.100€ ma il posto è unico e a mio avviso li vale. Cauzione che poi viene restituita di 350€. Costi supplementari per asciugamani, lenzuola , cane. Poca cosa.
Odiamo fare le valigie, non so voi ma io che amo i viaggi tantissimo, detesto a livello di fobia fare le valigie.
Comunque si parte, percorso verificato con google maps e ViaMichelin. Frejius o Monte bianco?
Si opta per il tunnel del Monte Bianco per fare la prima tappa ad Annecy.
Me l’aveva raccomanda Yvette incontrata in un altro viaggio:
“Non perderti Annecy”.
In effetti si tratta di una cittadina speciale dove c’è un po’ di tutto: lago, montagne, percorsi naturalistici. Centro storico medievale (affollato di turisti) che si dipana tra viuzze ponti botteghe artigiane e poi c’è lui: “Le palais de l’Ile" palazzo posizionato a mo’ di prua di una nave in mezzo al canale Thiou, dentro l’acqua.
Taby freme per tuffarsi |
Annecy |
Seconda tappa Vierzon in un Logis de France* che accetta i cani.
Con i Logis si va un po’ a fortuna: a volte capiti bene, a volte meno. In questo caso le stanze sono in chalet, quattro per blocco. Pulizia così così, cibo da evitare. Ma per noi è sempre stato difficile cenare bene in Francia.
Si parte per Le Pouldu, Clohars- Carnoet, Finisterre. Destinazione finale.
Poco prima dell’arrivo ci telefona Pascal la persona che si occuperà di accoglierci.
Raggiungerla non è semplicissimo anche perché la casa è in un senso unico che dobbiamo prendere dal lato vietato. Ritelefono e Pascale mi dice che va bene, chi ci abita può prenderlo.
Arriviamo davanti al mare e la casa è lì quasi a sprofondarsi dentro, Pascale si sbraccia per salutarci.
L’ abitazione all’interno è una vetrina di panorami che danno su scogli, mare e arbusti. Piccola ma con tre stanze da letto. Unico neo il locale (loculo) wc veramente stretto: lo spazio del sanitario!
Prima passeggiata con Taby e prima cena con pizza da asporto.
Il giorno dopo pranzeremo a Le Pouldu che è anche un albergo con piatti di crostacei e sidro.
Le Pouldu - porto |
La mia guida preferita Routard è sempre un valido appoggio. Mi sono iscritta anche a Visorando (sito internet) e ho scaricato le camminate della zona.
La casa è a pochi metri da una passeggiata sulla scogliera molto frequentata che va avanti per chilometri e scende in spiagge assolate per il periodo e frequentate soprattutto nei giorni festivi. C’è gente che prende il sole e fa il bagno. Noi ci siamo limitati a passeggiare con Taby e guardarla che insegue le onde che schiumano a riva.
E adesso parliamo di ostriche. Quando l’ufficio turistico riapre mi danno alcuni indirizzi dove andarle a mangiare a prezzi contenuti: tavoli alla buona, pane nero, burro, limone e ostriche classiche o di Belon.
Dopo un primo assaggio allo Chateau de Belon, ci torniamo il giorno dopo con le idee più chiare. Ostriche grandi e classiche.
Ostriche del tipo Belon |
Clohars- Carnoet è il paesino vicino con più servizi. Due pasticcerie, un supermercato, una pescheria dove compriamo scampi ad un prezzo irrisorio e ci facciamo una pasta ricca all’italiana.
Ovunque siamo trattati con gentilezza e curiosità. Tanta curiosità. Di italiani ne vedono ben pochi là, perché siamo là? Arriviamo da Parigi? Che documenti abbiamo dovuto preparare? Che bella l’Italia: nessuno ci è stato ma tutti sperano di andarci.
Le delizie della zona (a parte i luoghi) sono: crema al burro salato, le palets bretoni (biscotti), il sidro
Per quest’ultimo ci affidiamo alla guida Routard dove ci fanno assaggiare in cantina i diversi tipi e optiamo per il Brut e il Blanc da portare a casa (cidrerie Au Pressoir du Belon).
L’interno della zona è di campagna con selva e boschi. Qualche pascolo.
Arriva il giorno di tornare a Auray da dove è partito questo viaggio. Stavolta la visitiamo con calma anche la parte nord, la più bella resta comunque quella già vista dopo il ponte sul Loch e dei suoi quattro archi in pietra. Ci facciamo immortalare in una foto e pranziamo sul dehors dell’Armorie affollato di turisti.
Port de Saint- Goustan, un invito al passeggio |
Auray dall'alto |
Auray zona alta |
In questo viaggio ho capito che ci sono due tipi di lumache di mare e quelle che non mi piacciono sono le bulot.
Una sosta a Carnac, che un po’ ci delude.
Carnac- menhir di Menec |
Poi ritorno in italia non per il Monte Bianco ma per il Frejus (sono entrambi a pagamento sui 50€). Soste a Vierzon e Bardonecchia.
*I Logis de france sono una catena di strutture generalmente 3 stelle con un buon rapporto qualità/prezzo.
La guida cartacea dei Logis era richiedibile (tre anni fa) al sito e mi è stata inviata a casa gratuitamente.
In Francia non è permesso ai cani l’ingresso in autogrill mentre in Italia sì.