PRIMA DOPO |
Si fa un gran parlare delle ragazze (anche ragazzi) della Corea del sud che ricorrono in massa alla chirurgia estetica. Appoggiati spesso dai genitori cercano di modificare i loro visi secondo uno standard di bellezza che piace a loro. Visi piccoli, occhi più grandi con doppia palpebra, naso con sella meno schiacciata e più sottile (da occidentale). Sono standard che in effetti li rendono tutti molto simili tanto che al concorso di miss Corea era difficile eleggere la più bella in quanto tutte le ragazze erano uguali. Impressionante? Non so, no.
E’ ipocrita chi sostiene che la bellezza non conta. Conta
eccome e lo dice una che carina lo è sempre stata.
Più facile per un lavoro, per una pratica, per un aiuto.
Persino quando si entra in ospedale la
bellezza è una marcia in più per avere attenzione. Un po’ come giovinezza e
vecchiaia.
Le ragazze di Seul vengono criticate perchè non accettano la
loro “asiaticità”. Sono accusate di stravolgere la loro identità razziale. Col
cavolo! Sono tutte ragazze notevolmente migliorate dopo l’intervento. Anzi il
merito va soprattutto a loro: passano
dolori fisici e ansie e spese.
Secondo merito va ai chirurghi che fanno visi
naturali, no labbroni, no “zigomoni”. Certo c’è questa uniformità dei
lineamenti. Ma vi ricordate i primi nasi rifatti qui da noi? Erano tutti
uguali, si riconoscevano lontano un miglio. Adesso i bravi chirurghi tolgono
solo i difetti al naso preesistente per cui la persona è sempre lei ma più
armonica. Anche in Corea succederà lo stesso. Capiranno che la bellezza è
unicità, quel particolare fuori dagli schemi che esprime un carattere. Che
trasmette fascino ed emozione.
Alle persone che criticano direi:
“ Se tu fossi così,
Prima |
preferiresti essere così? “(possibilità economiche permettendo).
Dopo |
Non facciamo le solite battute :”Beh tanto basta un bel
sorriso”. Ammettiamolo, c’è una notevole differenza tra il sorriso di una
ragazza graziosa e una che non lo è.
Che poi non capisco, quando andiamo al supermercato
chiediamo sì o no l’uva più bella, la mela più rossa? Dal fiorista la rosa perfetta. Né troppo chiusa, né
troppo aperta.
Posto la risposta di una ragazza coreana alle solite
critiche di noi occidentali.
Temi di essere biasimata per il tuo viso diverso?
“Sono onesta su questo argomento ogni volta che qualcuno lo chiede. Dico
che ho subito un intervento di chirurgia plastica. Lo trovo
ironico: non ci si vergogna di voler salire la scala sociale studiando
tanto e lavorando sodo e ci viene ripetuto spesso che ciò che conta è
quanto ti sforzi per migliorare te stesso. Le persone che si
sottopongono ad interventi di chirurgia plastica pagano col proprio
denaro e sopportano del dolore per ottenere ciò che non hanno. Se questo
non è uno sforzo, che cos’è? “.
http://ragazzecoreane.com/2016/09/12/come-cambia-il-volto-della-corea-il-trend-della-chirurgia-plastica/
Si contesta che in Corea
la pubblicità degli
interventi estetici è un po’ dappertutto: sugli autobus, sui muri
della metropolitana, in televisione. Io sono stata qualche anno fa a Miami e
là invece c’era dappertutto la pubblicità di cliniche e centri per le malattie
mentali soprattutto schizofrenia e depressione.
Lascio a voi le considerazioni.
Il viso è la nostra identità. Condivido quello che dice lo
psicologo Morelli. Il viso parla: del nostro carattere, delle nostre
esperienze, della nostra salute. Nel viso ritroviamo la nostra impronta. Però
se sono innamorata delle mie zampe di gallina (le adoro) è altrettanto
vero che non mi piace il doppio mento. Onestamente credo che togliendolo non
perderei niente di me, anzi.
Credo che le ragazze coreane che si fanno il viso meno schiacciato dopo il primo attimo di smarrimento ritrovino la loro interiorità, il
se stessi che va oltre i connotati che ci ha dato madre natura.
Intervista ad una ragazza coreana dopo l’intervento, autrice
Camille Standen:
È stato strano vedere la tua faccia
diversa?
…La prima volta che mi sono rivista allo specchio è stato davvero strano. Pensavo che il naso fosse troppo snello, non mi piaceva e credevo non si adattasse al mio viso. Quando mi sono abituata, è stato come quando vai a fare shopping e trovi l’abito perfetto: sei felice che sia tuo e non vedi l’ora di indossarlo. Una sensazione del genere, ma un milione di volte più intensa.
…La prima volta che mi sono rivista allo specchio è stato davvero strano. Pensavo che il naso fosse troppo snello, non mi piaceva e credevo non si adattasse al mio viso. Quando mi sono abituata, è stato come quando vai a fare shopping e trovi l’abito perfetto: sei felice che sia tuo e non vedi l’ora di indossarlo. Una sensazione del genere, ma un milione di volte più intensa.
Tutte e due credo, (Pony lo ha ammesso) sottopostesi a interventi di ricostruzione naso- occhi:
Pony Makeup
Sichenmakeupholic
Non so come erano prima, certo adesso sono una meraviglia.
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