Sono anni ormai che sento denigrare il concorso di Miss
Italia e si è passati da qualche anno fa quando la Rai ne faceva un pippone di
una settimana a una serata su La 7 “tanto per”.
Non lo so perché ci si debba vergognare della bellezza,
quando in televisione, nella pubblicità e persino nel mondo del lavoro l’abito
fa il monaco e indubbiamente un
bell’aspetto conta.
Per anni bella è equivalso a stupida. Anzi non capisco perché
l’essere stupida aumentava il sexi, il fascino.
Si sono denigrate letterine, vallette, veline. Continuo a
non capire. Se uno è alto e sfrutta la sua altezza per giocare a basket sta
bene. Se una è bella e vuole fare la modella si etichetta come senza cervello.
Il fatto è che il mondo è ancora gestito dagli uomini. Per
cui quello che vale per loro non vale per le donne.
A me non piace il calcio: trovo ridicole certe diatribe
sulla partita del giorno prima. O su chi avrebbe dovuto fare cosa. Allora
lasciateci guardare Miss Italia senza polemiche.
Sono ragazze rifatte? O. K.: c’è chi si rifà
ed è peggio di prima.
Sono tutte magre? O. K.
So discernere da sola se sono modelli da seguire o no.
Sono alte? O. K. Io non arrivo al metro e sessanta ma non mi frega
niente.
Mettere la categoria curvy è una discriminazione? Ma va! Ragazzi stiamo
guardando uno spettacolo. Respiriamo, chè la vita è già tanto pesante!
Non vergogniamoci della bellezza. Sono ragazze che hanno
aspirazioni nel campo della moda e dello spettacolo. Per loro è una prova. Per
noi per fortuna no.
Le critiche sotto gli articoli dei giornali che gridano allo
spettacolo pollaio e alla fiera bovina sono tutte di uomini. O che hanno un
nikname simil maschile: invidia perché
tanta bellezza loro non riusciranno mai ad avvicinarla?
Conosco un ricercatore di una famosa università che a proposito
delle colleghe donne dice che adesso quelle più belle sono anche le più
intelligenti.
Uomini, svegliatevi. Oggi studiamo, lavoriamo, guidiamo
trattori, aggiustiamo auto e partecipiamo ai concorsi di bellezza. Partecipiamo
e li guardiamo. Perché ognuno ha la sua visione del bello. E se vince ( o non
vince) la ragazza che favorivo è una gara anche per me. Che mi diverte e mi fa
passare una serata leggera.
p.s. Vietatissimo fare domande culturali/pseudo
intellettuali a ragazze che sono giovani, emozionate, stanche. Lasciatele ad
Alessandro Cecchi Paone.
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