L’Irlanda non ha metro di misura. Gli ampi spazi ti confondono come se volessero a tutti i costi entrare per intero nel campo visivo e così sei sempre un po’
frastornato.
L’Irlanda merita.
E' per questo che si dovrebbe gustarla al meglio.
Ecco i miei consigli per aiutarvi. Per rifare meglio il viaggio se me ne capiterà l'occasione. Nove giorni in Irlanda.
Non ci siamo rivolti ad un Tour Operator (di solito per i
viaggi in Europa usiamo il fai da te: biglietto aereo +
noleggio auto+ hotel). In questa meta agire così non è stato poi così conveniente
rispetto ad un pacchetto preconfezionato.
Avevamo sentito caldeggiare la
sistemazione nei bed & breakfast e la guida
turistica che preferiamo, la
Routard, non
proponeva quasi altro.
Prima meta del nostro
tour, il Connemara. Un paesaggio liquido. Dove le case diventano parte del
paesaggio. Lo incorniciano. Lo definiscono.
Abbiamo scelto un B&B consigliato. La signora che ci ha
accolti, peraltro molto gentile e prodiga di consigli, ci ha però sistemato in
una stanza ricavata sopra il suo garage molto fredda di sera (là anche di giorno a fine giugno si può arrivare sui 12
gradi) e la pulizia poteva essere migliore.
Abbiamo stentato per trovare un posto dove cenare.
Il ristorante consigliato dalla guida era a dir poco decrepito, deprimente,
frequentato da sparuti clienti. Siamo entrati e usciti due volte e alla fine siamo andati in un
altro posto dove c’era un po’ di gente. Abbiamo cenato bene. Il ristorante
(è anche una modesta Guesthouse) si chiama Lydon’s ed è a Cong.
I Burren sono un posto fatto di tavolati di pietra bianca.
Basta salire un po’ e dall’alto puoi dominare cascate di pietra come salti, da
una collina all’altra, fin dove arriva lo sguardo.
Per la stanza ci rivolgiamo ad una Guesthouse , ma
è giovedì e la disponibilità è per una notte sola, così ci facciamo prendere
dall’ansia di non trovare e ci rivolgiamo ad un B&B consigliato sulla guida
Routard: sarà la nostra sistemazione peggiore. La guida parla di stanze
eleganti. Ma dove? La tappezzeria è scrostata, il bagno è un cubicolo
antiquato. Il lavandino in stanza ha i rubinetti pieni di muffa che ammorbano
l’ambiente e di sera la temperatura è
assolutamente bisognosa di un po’ di riscaldamento, che non c’è naturalmente,
perché la casa non è abitata dai proprietari. Durante il giorno non ci sono
mai e vivono altrove.
La sera andiamo a cenare in quella prima Guesthouse che non
aveva posto e ci accoglie il calore del camino acceso: invidiamo gli ospiti che
scendono per cenare senza uscire al freddo. La cortesia dei proprietari che ci
salutano e ci sistemano in un caldo salottino...(e questo per soli 4 euro in
più al giorno del nostro B&B!)
Guest House a Doolin |
Ultima tappa la penisola del Dingle.
Le scogliere e la spuma del mare riescono a entrarti negli
occhi e a rimanerci. Anche se sei in mezzo a tanti
turisti che parlano un’altra lingua e sparano fotografie come raggi
supersonici.
Stavolta siamo decisi, andiamo in un Tourist Information e
vogliamo una stanza calda, che non puzzi, che guardi un po’ il mare…, che non
sia un B&B.
Dopo alcune telefonate a vuoto l’impiegata ci indirizza alla
Guesthouse Pax House. Il nome mi era
familiare perché la proponevano alcuni tour operator nei depliants. Ci accoglie
la persona più gentile che io abbia conosciuto. Ci fa accomodare in un grazioso salottino con il
camino acceso e ci porta dolci e tè. La stanza anche se non guarda il mare (
l’hotel è quasi al completo) è ampia con un bel bagno e con i termosifoni. Il
proprietario, il signor John, è prodigo di indicazioni, ci prenota i ristoranti
per cenare, ci segna sulla cartina i percorsi, ci lascia in camera i
cioccolatini e al mattino in una sala con una vista mozzafiato ci prepara ogni
ben di Dio.
Penisola del Dingle e Pax House
Da questo viaggio ho imparato che:
1. E' molto utile comprare
la guida degli hotel e delle Guesthouse di Irlanda. Si trova in vendita in
tutti i Tourist Information dei centri principali (in quelli piccoli non c’è impiegato e si trovano solo depliant).
2. Prenotare
in anticipo perchè soprattutto nei fine settimana c’è molta affluenza.
I B&B sono spesso la seconda attività di molte persone e
pertanto come seconda attività vi dedicano poca cura (fatte ovviamente le
dovute eccezioni). Non sono più come tempo fa l'opportunità di vivere qualche giorno insieme ad una famiglia del
posto. Adesso vengono adibiti a tale uso alloggi disabitati, parti di case staccate in cui il titolare si fa vedere
per lo più solo al mattino.
Una vacanza è fatta anche di un posto caratteristico dove
dormire, ospitale. Perché per 10-20 euro in più non soggiornare in una
gradevole casa con i muri rivestiti di edera, il camino acceso e la possibilità
alla sera di cenare in loco se hai freddo, sei stanco o hai mal di pancia?
Tanto più che nei fine settimana quasi tutte le Guesthouse
propongono un pacchetto offerta.
Un ultimo consiglio: se andate alle isole Aran non
noleggiate le biciclette nel primo negozio, sono vecchie e
arrugginite. Poco più avanti, alla prima salita, vi sono due noleggi
che ne hanno di nuove e funzionanti.
Isole Aran |
CIAO. Buona Irlanda.
Preciso che il viaggio è stato fatto a fine giugno/ primi luglio del 2007
Da questo viaggio: Volpi e stordimenti - Quando il viaggio è...
Da questo viaggio: Volpi e stordimenti - Quando il viaggio è...
Nessun commento:
Posta un commento