LE MESETAS |
Da Santo Domingo de la Calzada a Finisterre |
La spiritualità fa parte della mia vita. Ho delle
convinzioni, come tutti. Nei miei viaggi ho cercato anche luoghi di preghiera.
Come se oltre il paesaggio, l’architettura, contassero anche le persone.
L’unione di tante anime che diventano comunione
anche se il luogo che vai a visitare è
deserto.
Il viaggio rivelatore è stato la Grecia con Le Meteore. Mi hanno colpito molto.
Mi sono promessa di ritornarci e l’ho fatto. Ma ne parlerò in un altro momento.
Dopo il libro di Paulo Coelho “Il cammino di Santiago” ho
cominciato a seminare nella mente l’idea. Come succede sempre. Poi l’itinerario
in auto: Italia, Francia, Spagna.
Tappe in Francia: Nimes e Avignone (al ritorno)
In Spagna: San Sebastian, Burgos, Astorga, Santiago de
Compostela.
In realtà il Cammino di Santiago è cominciato a Santo
Domingo de la Calzada. Lo abbiamo fatto in auto seguendo il più possibile il cammino vero e proprio.
E’ stata una staffetta tra paesi e chiese. Soprattutto tra
cattedrali gotiche. Una più stupefacente dell’altra. E questo è stato
inaspettato.
Abbiamo voluto immergerci nel cammino facendo almeno un
tappa a piedi (la 25°), tra Foncebadon e Molinaseca (22 Km. circa)
Con l’aiuto della nostra albergatrice il giorno prima
abbiamo contattato un servizio di taxi avvisandoli che il giorno successivo
avremmo avuto bisogno di un trasporto da Molinaseca a Foncebadon dove al mattino avevamo lasciato l'auto.
Di questo viaggio, fatto a fine giugno 2010 ricordo in
particolar modo:
- Santo Domingo de la Calzada: i primi pellegrini e il gallo in chiesa nella cattedrale (sì un gallo vivo non una statua).
- Burgos con il Paseo e le luminarie per la festa di San Pedro (era il 29 giugno). E poi la cattedrale, enorme che ti osserva tra i vicoli.
- Villalcazar de Sirga e la sua chiesa. Sopraelevata, scarna, battuta dal sole.
- Leon e la cattedrale con le guglie: una gotica e una del cinquecento.
- Astorga, cittadina elegante e borghese. Con le piazzette che si incastrano l’una sull’altra.
- La Cruz de Ferro. Dove i pellegrini buttano via in un sasso i dispiaceri.
- Molinaseca e il suo ponte che ti accoglie a fine tappa e assorbe la stanchezza del viaggio.
- Santiago, piena di gente e la cattedrale.
Il peggiore. Campanile a Nimes. Una piccionaia.
Il migliore. Casa de Tepa. Boutique hotel ad Astorga.
Molto buoni anche Puerta del Cammino a Santiago e Abba a
Burgos.
A Santiago non perdetevi il polpo alla Galiziana.
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