mercoledì 20 luglio 2016

IL CAMMINO DI SANTIAGO DE COMPOSTELA



LE MESETAS



                                                                                    
Da Santo Domingo de la Calzada a Finisterre

La spiritualità fa parte della mia vita. Ho delle convinzioni, come tutti. Nei miei viaggi ho cercato anche luoghi di preghiera. Come se oltre il paesaggio, l’architettura, contassero anche le persone. L’unione di tante anime che diventano comunione  anche se il luogo che vai a visitare è  deserto.
Il   viaggio rivelatore è stato  la  Grecia con Le Meteore. Mi hanno colpito molto. Mi sono promessa di ritornarci e l’ho fatto. Ma ne parlerò in un altro momento.
Dopo il libro di Paulo Coelho “Il cammino di Santiago” ho cominciato a seminare nella mente l’idea. Come succede sempre. Poi l’itinerario in auto: Italia, Francia, Spagna.
Tappe in Francia: Nimes e Avignone (al ritorno)
In Spagna: San Sebastian, Burgos, Astorga, Santiago de Compostela.

In realtà il Cammino di Santiago è cominciato a Santo Domingo de la Calzada. Lo abbiamo fatto in auto seguendo  il più possibile  il cammino vero e proprio.
E’ stata una staffetta tra paesi e chiese. Soprattutto tra cattedrali gotiche. Una più stupefacente dell’altra. E questo è stato inaspettato.
Abbiamo voluto immergerci nel cammino facendo almeno un tappa a piedi (la 25°), tra Foncebadon e Molinaseca (22 Km. circa)
Con l’aiuto della nostra albergatrice il giorno prima abbiamo contattato un servizio di taxi avvisandoli che il giorno successivo avremmo avuto bisogno di un trasporto  da  Molinaseca a Foncebadon dove al mattino avevamo lasciato l'auto.
Di questo viaggio, fatto a fine giugno 2010 ricordo in particolar modo:
  • Santo Domingo de la Calzada: i primi pellegrini e il gallo in chiesa nella cattedrale (sì un gallo vivo non una statua).
 

  • Burgos con il  Paseo e le luminarie per la festa di San Pedro (era il 29 giugno). E poi la cattedrale, enorme  che ti osserva tra i vicoli. 

  • Villalcazar de Sirga e la sua chiesa. Sopraelevata, scarna, battuta dal sole.


  • Leon e la cattedrale con le  guglie: una gotica e una del cinquecento.


  • Astorga, cittadina elegante e borghese. Con le piazzette che si incastrano l’una sull’altra.
 
  • La Cruz de Ferro. Dove i pellegrini buttano via in un sasso i dispiaceri.

  • Molinaseca e il suo ponte che ti accoglie a fine tappa e assorbe la stanchezza del viaggio.
 
  • Santiago, piena di gente e la cattedrale.

 
Hotel Casa de Tepa

Un consiglio sugli hotel:
Il peggiore. Campanile a Nimes. Una piccionaia.
Il migliore. Casa de Tepa. Boutique hotel ad Astorga.
Molto buoni anche Puerta del Cammino a Santiago e Abba a Burgos.
A Santiago non perdetevi  il polpo alla Galiziana.



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