Di ClioMakeup ho già parlato appena aperto il blog. Devo
dire che da qualche tempo non seguo più i suoi tutorials di trucco, preferisco
le review, i top del mese , i consigli
sulla cura della pelle. Per me Clio è stata utile fino ad un certo momento, poi
ho camminato da sola. La seguo comunque ogni giorno sul blog per la simpatia e il modo che ha di farsi sentire
amica. Le rimprovero (si fa per dire) di non avermi mai
mostrato come si coprono per benino con due prodotti le occhiaie pesanti (le mie).
Abbiamo visto dei trucchi su sua madre dove per lo più metteva il corrector che
faceva anche da concealer. Nella pratica
ho rilevato che sarebbe utile sapere quanto aranciato deve essere il corrector e che
texture. Il concealer so che dovrebbe essere del colore della propria
pelle (ma sul giallino o rosato?) Alcune
volte l’ho vista adoperare l’illuminante tipo Touche Eclat di Ysl.
Capisco che per lavoro debba testare un sacco di prodotti
però ogni tanto un riepilogo dei preferiti distinto per tipo e gravità del problema che vanno a bilanciare, sarebbe
utile. (Nel caso sopra mi piacerebbe conoscere quale concealer funziona meglio
con quale corrector e così credo anche per altri cosmetici).
I nomi dei prodotti
usati nei video non sono elencati ordinatamente. Per un periodo non lo erano
proprio (elencati).
Naturalmente si sa che un maquillage non dà lo stesso risultato a tutti. Il prodotto più
flop consigliatomi è stato il blush in crema Rush della Urban Decay. Su di me
era inelegante e “couperosico”.
"No Clio, non sta bene a tutte!"
"No Clio, non sta bene a tutte!"
Non ho trovato nemmeno così perfetta la palette ombretti Lorac n.1 che mi sono fatta portare
da Seattle. E’ vero che i colori hanno una buona tenuta e sono
burrosi. Ma ahimè tante colorazioni tendono verso il rosa (colori freddi). Di dorato,
giallino ce ne sono ben poche. Per cui
non la definirei una palette completa.
Un altro prodotto che non mi ha sconfinferato è il siero
della Truffle&Co Roma. A parte lo scarso beneficio, dopo pochi mesi il
contenuto si è separato e ho dovuto buttarlo.
Per equità devo dire che mi sono trovata molto bene con uno
dei prodotti degli inizi: la palette Incognito
di Dior. Ancora adesso credo sia la migliore per le signore un po’ agée: né
matte ma giusto appena satinata.
Il burro cacao della Nuxe e la matita labbra n. 8 di Purobio sono ottimi. Ho anche la matita di Diego
della Palma ma la Purobio è migliore. Come anche ottimo è il pennello Face
Expert Brush della Real Techniques.
Torno un attimo indietro e mi rivolgo direttamente a lei:
“Clio non ho mai avuto una chiara spiegazione su quale
pennello trucco vada bene per la stesura di uno specifico prodotto. Magari quale
abbia (a tuo parere) il miglior rapporto
qualità prezzo.
Sono andata a riguardami gli articoli del blog dove parli
di pennelli (dal 2014 al 2016) ma non sono riuscita a fare chiarezza e puntare
il mouse su quei pochi ma giusti.
Una descrizione generica sui pennelli preferiti per polveri, crema, blush,
ombretti, dicono poco .
Ti assicuro che per me (penso anche per altre) è utile
vedere youtuber che quando mettono un
fondotinta, una terra scrivono il nome del pennello che usano. Inutile
comprarne uno a caso quando si può acquistare (soldi permettendo) quello
giusto.
Poi sei un po’ scomparsa dal tuo blog. Prima c’eri tu. Ti riconoscevamo nelle parole ed era come se un articolo fosse un video. Adesso il blog è diventato un po’ anonimo, meno personale. Capisco che non si riesca sempre a metterci il cuore se si fanno tre post al giorno.
A volte mi sembra che manchi un filo conduttore. Le ultime
bacchettate date ai commenti scontenti hanno prodotto una serie di ragazze che
misurano le parole per non turbare la quiete di un blog che a mio avviso manca talvolta di spirito.
Ciao".
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