lunedì 2 gennaio 2017

TOUR DELL'ANDALUSIA

Granada
 
 
 
Andalusia


     Il viaggio è stato effettuato ad Aprile 2005  per 10 giorni. Vista la distanza nel tempo ho verificato che tutti i nomi dei locali riportati fossero ancora attivi (ho segnalato eventuali variazioni).

 Volo: Acquistato telefonicamente dalla Iberia  dopo aver consultato varie tariffe: partenza da Venezia, scalo a Barcellona di 50 minuti circa sia in andata che al ritorno, quindi imbarco per Siviglia. Un po’ costoso ma gli orari erano buoni e dava la possibilità di rimanere nove giorni mentre con i charter si è legati alla settimana o ai 15 giorni.

Un appunto alla compagnia aerea: non ci hanno dato neanche un bicchiere d’acqua se non a pagamento e questo,  non l’ho mai visto in nessuna tratta aerea con la compagnia di bandiera.

Disagio all’arrivo per il ritiro dei bagagli rimasti a Barcellona.

Li riceveremo all’hotel il giorno dopo a Siviglia.  Al momento siamo un po’ sconfortati (non sapevamo che ci sarebbe capitato ancora).

Il tour è stato  strutturato dopo aver consultato la guida Routard, alcune riviste e  i resoconti di viaggio di turisti per caso. Gli hotel sono stati prenotati tutti telefonicamente dall’Italia o tramite internet.
 

Faremo: 3 notti a Siviglia, 1 notte a Cordoba, 2 notti a Granada, 1 notte a Nerja, 1 notte a Ronda, 1 notte a Arcos della Frontera.

Siamo arrivati a Siviglia di sabato e Siviglia è la città della movida. In tutte le piazze attorno alla cattedrale c’è un brulichio di gente, musica, allegria. Ogni bar, ogni calle è piena di tavolini  di turisti e di spagnoli che sembrano desiderare una cosa sola: divertirsi e fare festa.

Peccato per il clima che ci trova impreparati e che ci seguirà per tutto il tour: qui fanno 4/ 5 gradi in meno rispetto all’Italia e un giubbotto un po’ imbottito sarebbe stato più indicato.
Cosa per altro notata spesso nei nostri viaggi di primavera.

I monumenti che abbiamo visto qui sono forse  meno belli di quelli delle altre due città famose (Cordoba e Granada) ma la cattedrale illuminata di sera  è una meraviglia.

Siviglia
 

Cibo: tapas! Meravigliose, buonissime anche di sera, al Cafè bar Las Teresas a Santa Cruz.


Tapas
 

Un consiglio: mangiatele  non ai tavolini  ma seduti al banco, magari indicandole. Ai tavolini tendono a portarvi la cosa più veloce e ovviamente meno particolare.

Ne abbiamo mangiate di buone anche al bar Europa.

Abbiamo trovato il personale in genere non molto cordiale ma il servizio era comunque cortese.

Per cenare: noi abbiamo cenato bene alla Bodega Paco Gongora e non molto a Casa Robles che pure era indicata nella guida.
(Attualmente nelle recensioni di tripadvisor ho letto il contrario)

Abbiamo soggiornato all’hotel Europa, piccolo hotel  (sui 100 euro a stanza senza colazione tasse comprese) che non consigliamo perché l’atmosfera arabeggiante non valeva la freddezza del personale della reception o i rumori che ne provenivano fino a tarda sera. Bagno minuscolo.

Suggestivo lo spettacolo di flamenco a Los Gallos. Da vedere.

Los Gallos
 

Una  informazione: l’abbigliamento  sui bei negozi del centro, così come le calzature sono più convenienti che da noi e hanno  belle cose.

Partiamo a ritirare l’auto già prenotata in Italia con la Hertz: è consigliabile prenderne una piccola perché le stradine dei centri sono tutte strette e i muri si rasentano spesso.

Arriviamo velocemente a Cordoba ma trovare l’hotel sarà un’impresa perché è praticamente  in piena Juderia, in zona chiusa al traffico e gireremo un bel po’ per trovarlo. Alla fine ci aiuta  una  signora che prende  carta e penna e ci fa una piantina in miniatura.
L’albergo (hotel Gonzalez) è una sorpresa: carino con una stanza grande e meno costoso del precedente ( 73 euro circa con colazione).

La Mezquita è un incanto con le sue 800 colonne circa. Mangiamo buone tapas  al Bar Santos (non ci saremmo mai entrati se non fosse stato sulla guida) e il ragazzo del bar ci consiglia di andare alla sera a mangiare la paella ad un ristorante più su del centro . In effetti stiamo molto bene e beviamo anche la più buona sangria del Tour  (purtroppo il ristorante non esiste più).
Bellissimi ventagli  nelle botteghe del centro.

Mezquita
 

Il giorno dopo destinazione Granada. Per una fortunata coincidenza arriviamo all’hotel praticamente diritti, anche se l’hotel è in pieno centro. Abbiamo prenotato l'hotel Navas  (95 euro a notte con le 2 prime colazioni a buffet) La stanza è un po’ piccola, un po’ calda e salgono odori di cucina. Ma va bene lo stesso.

 Granada è l’Alhambra e soprattutto l’Alhambra. Bellissima dal mirador (un belvedere) dell’Albaicin. Carina la zona della cattedrale, bello il vecchio souk arabo e tutte le stradine intorno.

A Granada non mangiamo bene. La prima sera all’antica Bodega Castaneda; la seconda sera andiamo in un  locale consigliatoci da un albergatore: Taberna Salinas per mangiare la paella. Sentiamo subito che c’è qualcosa che non va. Il pesce deve essere vecchio perché appena tornati in hotel cominciamo a star male e questo disturbo ce lo trascineremo un po’ per tutto il viaggio. Da allora in poi quella sarà definita “ La paella assassina!”
Ricordo che l'episodio risale a tanti anni fa, e nel frattempo la gestione potrebbe essere cambiata.

L’Alhambra è stupefacente, abbiamo prenotato i biglietti dall’Italia per telefono con addebito su carta di credito per cui entriamo direttamente (visto il periodo non c’è comunque molta gente).  Noi che abbiamo visitato anche il Marocco possiamo dire che è la fortezza più bella vista finora. Le fotografie si sprecano, le atmosfere ci avvolgono e non sentiamo né il freddo della temperatura… né i brontolii di pancia!


Alhambra
 

Partenza per Nerjia, cittadina della costa  del Sol. Ci andiamo perché sulla guida è scritto che è una delle poche non distrutte dal turismo. Alloggiamo al Parador locale (113 euro la stanza con 2 prime colazioni a buffet). La vista dal parador è la cosa più bella che vediamo in questa tappa. C’è un ascensore che dall’hotel porta direttamente nella spiaggia sottostante dove sigh!!! C’è gente che fa il bagno. Visitiamo anche il Balcon d ‘Europa, che è una terrazza panoramica in centro del paese. Ceniamo  al Parador, il cibo è buono ma un po’ costoso. Non consiglio comunque questa tappa.

Destinazione successiva: Ronda. La strada per arrivarci è molto piacevole: passa in mezzo a zone  di montagna con bei paesaggi. Ci fermiamo spesso a fare fotografie. E’ ancora tutto molto verde e non sembra di essere in Spagna. A Ronda alloggiamo in un hotel segnalato  su turisti per caso: Il San Gabriel. Ha anche un sito internet e fa parte degli hotel di charme di Spagna. E’ l’hotel più bello dove soggiorneremo: una chicca, una bomboniera. In una casa d’epoca ristrutturata, arredato con mobili antichi, stanza ampia , bagno altrettanto. Patio personale. Non abbiamo parole. Costo sui 90 euro senza prima colazione che si può fare ma la caffetteria dell’hotel ha pochi tavoli e siamo costretti a uscire. Un indirizzo che consiglio caldamente a tutti.

Di Ronda colpisce soprattutto il ponte e la sua vista: ci sediamo in uno dei bar che danno sulla gola e ci gustiamo la vista! Visitiamo anche palazzo Mondragon. Alla sera, dopo l’esperienza della “paella assassina”, cediamo ad una buona pizza italiana in un locale di piazza Nueva dove i gestori parlano italiano (sono di Salerno).
Ronda

Il giorno successivo partenza per Arcos de la Frontera, ultima tappa del nostro viaggio. Anche in questo caso la strada è piacevole, costeggiamo due laghi veramente carini, soprattutto il primo e proviamo a inoltrarci e fermarci in due pueblo: SanMartin e Bornos. Nel primo entriamo nella caffetteria locale e prendiamo al banco delle strane fette di pane abbrustolite e spalmate con una salsa che vediamo prendere dagli altri clienti: sono deliziose ma non chiedetemi il nome! Il costo della consumazione è irrisorio. Lì il turismo non ha ancora colpito.

Il secondo pueblo, Bornos in riva al lago, ha un bel castello con dei  giardini che visitiamo, ascoltando i consigli di una dinamica vecchietta che incontriamo.

Arriviamo a Arcos diretti al Parador locale. Come suggeritoci dalla guida è uno dei più bei paradores di Spagna, l’Antica casa del Corregidor ristrutturata e situata al di sopra di un promontorio che sovrasta la scogliera con una vista mozzafiato sulla valle. Un bel modo per concludere questo viaggio. Ci propongono una stanza con prima colazione e cena a 180 Euro circa
(prezzo per 2 naturalmente). L’albergo dentro è veramente particolare: la struttura arabeggiante, i corridoi  con le volte ad archi illuminate da lanterne alle pareti, i tappeti persiani, l’odore che si propaga ovunque di cuoio e di tabacco ne fanno davvero un luogo pieno di atmosfera .Così come il patio vicino alla sala da pranzo e la caffetteria con una grande vetrata per ammirare il panorama sullo strapiombo. Mi sento speciale e fortunata! Che importa se la cena non è proprio all’altezza di quanto scritto sulla guida? Siamo  in questo pueblo bianco, nella piazza  del Cabildo e ci gustiamo la sera di questa ultima vacanza Andalusa.


 
Parador Arcos de la Frontera
 

Il giorno dopo raggiungiamo puntuali l’aeroporto di Siviglia dove restituiremo l’auto aiutati nel tragitto, come in tutti gli spostamenti di questo tour, dalle mappe stampate dal sito ViaMichelin.
 
Note:
  1. Ho lasciato i prezzi di allora per farvi notare che poi la differenza con quelli attuali non è molto grande.
  2. A distanza di molti anni (e questo è singolare) la Mezquita resta il posto più bello che ho visto, mentre l'albergo che ricordo più scenografico  non è il San Gabriel ma il Parador di Arcos de la Frontera. Se potete soggiornatevi. Anche gli alberghi fanno parte della storia.