mercoledì 18 settembre 2019

VIRGEN, I COLORI ADDOSSO





Virgen - Neuwirt


       Virgen è un paese austriaco del Tirolo orientale (osttirol) nel cuore di una bella valle esposta al sole che da Matrei  va a morire a Hinterblichl fra cascate, torrenti e corsi d’acqua.
E’ un luogo che abbiamo scoperto per caso, tramite conoscenti che in seguito non abbiamo più visto. Noi, che già avevamo passato qualche vacanza tra le montagne austriache, abbiamo capito di aver trovato una perla.

Questo paese è di un candore paesaggistico che sgomenta.
I colori a Virgen hanno qualcosa di abbagliante. E’ come essere dietro un obiettivo sovraesposto. Devi allontanarti dal verde che ti salta letteralmente addosso. Non so cosa sia. Se un fenomeno ottico, o l’aria particolarmente rarefatta o la posizione. Ma ti ritrovi  dentro il bosco di una fiaba .
La prima cosa che ho fatto appena arrivata più di venti anni fa, è stata  correre al supermercato per comperare dei fogli da disegno e colori. Quelli che avevano più verdi. Verde bottiglia. Verde erba. Verde pisello. Verde mela. Verde bosco. Mi sono seduta sul terrazzo e ho cominciato a colorare. Il verde mi era entrato dentro, mi aveva riempito e aveva cominciato a traboccare.

Ogni giorno l’aria era nuova e sapeva di buono. E io mi ritrovavo a parlare da sola.
I primi anni  era stupore puro quando uscivo per la spesa e vedevo il Neuwirt.  Poi in discesa costeggiando l’abbeveratoio spingevo la pesante porta del panificio ed era sempre un profumo di cannella e di mele che mi accoglieva. E  strudel di ricotta che si chiamano “topfel”.  Krafen dorati e gonfi (che non fanno più). Dolci di frutta. Torte di zenzero e nocciole. E   “semmel” panini tondi, friabili e leggeri da farcire per le camminate.
Semmel - Rosette tirolesi

Virgen è viva anche se essendo nel Tirolo ha un duro cuore  tradizionale. Riesce ad andare nel futuro ben ancorata al passato (anzi più oggi che venti anni fa). I primi tempi era facile incontrare persone anziane  in  abiti tirolesi e la banda del paese riuniva vecchi e giovani per le feste estive.
Virgen è un alternarsi di prati fioriti e prati falciati che digradano verso il fiume. Macchie di mucche  pezzate che pascolano accompagnate dal suono antico dei campanacci. Lunghe stradine, severamente non carrozzabili, che si snodano in salita. Ed a ogni curva c’è una panchina che si apre su questo incredibile scenario di  prati falciati, campanili, montagne, cielo.
Il fiume Isel è impetuoso, spumoso, torrentizio.
Le sue sono acque di ghiacciaio che scendono in tante cascate e rivoli dalla valle in fondo. Che profumano l’aria e riempiono i prati di parnassie bianche e  gigli di monte




Fiume Isel

A Virgen oggi come oggi “noi si va” per raccogliere funghi.
Avendo già fatto più di una volta tutte le passeggiate adeguate alle nostre capacità, quasi ogni giorno andiamo a visitare il bosco.
I più ambiti sono i porcini e dipende dalla ”buttata” però galletti e finferli non mancano mai.
Il regolamento del posto permette di andare a giorni alterni con una raccolta di 1 kg. a testa.
Poi se  ne troviamo  di più meglio non esibirli perché concordo con un vecchio detto:


I tedeschi amano gli italiani ma non li rispettano;
- Gli italiani rispettano i tedeschi ma non li amano;



E questo è un principio che ho avuto modo di appurare personalmente perché i tedeschi ti baciano e sono cordiali ma sono pronti a tagliarti fuori appena non rispetti qualche regola alla quale  pensi che magari, qualche volta si possa ovviare.
Ho amato con trasporto questo paese, in modo diverso da Grea, quello della mia infanzia. Mi sono iscritta ad un corso di tedesco serale e l’ho frequentato per alcuni anni. Adesso se devo esprimermi faccio un mix di  inglese/tedesco. Bisognerebbe che ripassassi la lingua ogni anno prima di partire. Lo farò.
Nel paese i cani non sono amati. Credo siano comunque difficili da gestire nei mesi invernali. Gli unici cani che ho visto sono quelli dei turisti.
Mentre i nostri supermercati sono colmi di cibo per animali, là gli scaffali sono ridotti ad una marca e poco più.
Per cui con Taby l’idilliaco paesino austriaco ha mostrato le sue asperità.
La lascio libera nei boschi perché lei mi segue sempre e non si allontana mai. Ma devo fare attenzione che non faccia i suoi bisogni sui prati e che la sua cacca sia depositata solo nei punti di raccolta.
La felicità di vederla scorrazzare libera compensa il disagio.
Nei supermercati del posto si trova di tutto, deliziose le spare ribs, sottili costine di maiale marinate.




Schilpfkrafen

Nei ristoranti con il tempo abbiamo imparato a scegliere piatti che si avvicinano al nostro gusto come gli schlipfkrafen, ravioli di patate o il tiroler grostl, patate arrostite con speck, carne, uova.
Di Virgen mi è rimasto il ricordo dell’escursione al rifugio Zupalsee, dove due anziane signore del posto in abiti tradizionali si sono avviate con passo esperto lungo la scenografica passeggiata in costa, chiacchierando sorridenti e prendendo il tempo. Fermandosi per la sosta su una panchina come da noi si va a passeggiare con le amiche in centro.


Zupalsee Hutte




domenica 15 settembre 2019