giovedì 28 maggio 2020

POVERI ITALIANI

Sulla Linea di partenza




        Siamo come sospesi sulla linea di partenza. Pronti al via per ritrovare quella normalità che ci è stata sottratta. Non vediamo l’ora di andare a gironzolare dentro un negozio di abbigliamento, di entrare in un bar, di andare al ristorante.
Io voglio credere a un Coronavirus depotenziato, che ha allentato la presa  sazio e stanco. Manco voglio pensare che potrebbe tornare, ad una nuova ondata. Dopo tutto la SARS è durata solo 100 giorni. Poi stop, senza vaccino con il solo distanziamento. O.K: metterò la mascherina. Farò la fila nei negozi. Però il caldo si porterà via tutto, protezioni comprese.
Torneremo alla nostra vita senza grossi cambiamenti. Né più buoni, né più cattivi. Il coronavirus non avrà prodotto alcun mutamento. Anzi la privazione a mio avviso avrà inasprito gli animi, i silenzi con se stessi avranno acuito i rancori, e i peggiori (animi) saranno quelli con le bandiere dell’Italia esposte fuori casa. Quelli che colgono l’occasione per ripulirsi l’animo.
Torneremo alla normalità, i morti alle spalle. I problemi da risolvere.
Che a mio avviso saranno meno di quelli che profetizzano i media.