giovedì 27 dicembre 2018

ANCORA SHARM



Xperience Sea Breeze - Shark Bay
      
       Dopo la sconfortante esperienza delle Maldive in cui  è rimasto insoddisfatto il desiderio del nuoto, dell’acqua, del mondo dei pesci  a ottobre ho cercato un volo per Sharm.
Dopo un primo contatto  con l’agenzia viaggi  sono tornata al fai da te e ho acquistato il primo volo stagionale che partiva da Venezia . Unica compagnia che faceva voli diretti: la low cost Air cairo.
Anche se avrei preferito per il clima partire ad ottobre, l’operativo  voli e impegni vari mi hanno costretta a partire il 4 novembre.
Il volo è stato acquistato ad un prezzo basso (250 euro a persona) con il ritorno un po’ scomodo alle tre di notte mentre la partenza alle 9 di mattina.
Una volta fissato i voli eccomi alla ricerca del resort.
Viste le esperienze precedenti funestate da problemi intestinali, stavolta la  priorità è stata di cercare un hotel con opinioni favorevoli in merito alla pulizia. Poi si sa con barriera vicina e bella. Ma esiste a Sharm una barriera brutta? Ho notato che se  si possono trovare zone più o meno ricche di pesci, i coralli sono stupefacenti dappertutto: coloratissimi , vari e scenografici.




Ma torniamo al resort. La rosa dei nomi era concentrata su: Savoy, Sentido, Sensatori e Xperience sea breeze. Che sono anche i più nominati nei forum. Scartato il Savoy perché taluni dicevano che agli Italiani davano le stanze peggiori, il Sentido  perché altri lamentavano problemi di pulizia e il Sensatori perché la stanza vista mare era troppo cara abbiamo prenotato l’Xperience sea breeze (tramite booking.com) apprezzato per la pulizia e la gentilezza.
L’hotel ci ha fornito anche il transfert dall’aeroporto  al prezzo di 25 euro andata e ritorno.
Il volo in partenza è stato molto comodo, fatto da un’ aeromobile non Air cairo con la fortuna di essere in due su tre posti. All’arrivo non dovendo fare il visto ( per noi only Sinai) la procedura è stata veloce. Fuori c’era il taxi dell’hotel ad aspettarci.
Per le telefonate abbiamo acquistato una Sim Orange all’aeroporto, che se ci ha supportato per viaggiare in Internet  non abbiamo capito che succedeva per le chiamate in quanto si è mangiata due ricariche fatte durante il soggiorno per qualche minuto di conversazione (whatsapp non funziona).
La bellezza di un viaggio a Sharm è che il tragitto è breve (4 ore) per cui si arriva non provati.
Avevo letto che il personale alla reception era un po’ scorbutico, invece anche in seguito ho avuto modo di apprezzare la cordialità dell’impiegato che parla italiano.
La stanza era sul blocco richiesto, vista mare. Ampia e confortevole. L’all inclusive ci ha dato la possibilità di fare uno spuntino nel ristorante vicino al mare aperto fino alle 4 del pomeriggio, ristorante che non consiglierei né per spuntini del mezzogiorno, né per grigliate la sera.
I pregi di questo resort sono due, anzi tre. Pulizia estrema, gentilezza di tutto il personale, possibilità di essere trasportati  gratuitamente a sere alterne  a  Old sharm, Naama bay, Soho square con il pulmino dell’hotel.
Altro pilastro della struttura è il manager  del ristorante principale che dirige in maniera efficiente un po’ tutto l’hotel.
Il resort d’altro canto ha un punto spiaggia veramente infelice. Un corridoio stretto terrazzato incastrato nella roccia che nel pomeriggio va subito in ombra e a novembre, più o meno alle 4 e mezza, la gente se ne va.
Spiaggia Xperience sea breeze


Un posto fronte mare si ottiene subito con mancia al bagnino (per altro molto simpatico).
Prima colazione, pranzo e cena non sono male. Tanta varietà ma per la qualità… da 6, 6-.
Caratteristici sono dei frutti che da noi non si trovano e sono un incrocio tra una pera e un limone.
Non male nemmeno i piatti cotti dal cuoco al momento. Sempre buono il pollo.

Il mare a novembre è ancora caldo e  mi sono goduta una splendida barriera corallina anche se non ricchissima di pesci.


Per le escursioni volevo rifare il Canyon colorato ma per motivi di sicurezza terrorismo il tour è sospeso a oltranza.
A Sharm c’è molta security e check point, come non avevo visto dai tempi del viaggio a Eilat. In verità l’anima turistica e vacanziera del luogo predomina su tutto. E anche le camionette di militari in divisa diventano parte della scenografia.
Sharm dall’ultima volta che sono stata si è riempita di luci e centri commerciali. Si è un po’ “LasVeghizzata”.
C’è persino una pista di pattinaggio sul ghiaccio a Soho square. Si è anche aperta ad un turismo arabo  ed egiziano che negli usi e costumi fa a pugni  con quello occidentale.
Per cui si vedono ragazze fare snorkeling in burkini e il turista arabo che scende a pranzo dieci minuti prima della chiusura con i figli e moglie coperta dal  niqab .
Se il mare è l’oro di Sharm, le montagne alle spalle sempre ovattate dalla polvere del deserto sono una pietra altrettanto preziosa.




Trovare un locale a Sharm per una buona cena di pesce è un problema. I soldi arrivati con il turismo hanno standardizzato l’offerta. Noi abbiamo provato ”Fares” a Old Sharm ed è stata una delusione.

Non è stata una delusione il Farsha cafè, un grande e tortuoso locale incastonato sulla roccia di fronte al mare. Un bar museo moderno  non propriamente arabo, non propriamente turco, pieno di atmosfera. Zeppo di persone  fra cui molte giovani, un po’(tanto) hippy, cosmopolita: Il mondo seduto davanti al tramonto con il mare sullo sfondo.


Farsha Cafè - Foto


Altra novità (?) di Sharm sono i falsi. Borse, orologi, vestiario.
I negozi di marchi contraffatti, original fake, hanno soppiantato tutto, in pratica ci sono solo loro. E dentro i più grandi ed eleganti a Old Sharm ci sono soprattutto italiani. Con i nostri bei vestiti ci buttiamo sulla merce contraffatta sperando nell’affare. In verità ci passerei  dentro ore anch’io.
“Grazie Bisciou!”, il nostro autista (dell’hotel) che ci ha accompagnato e aspettato.
Riepilogando capisco chi va a Sharm ogni anno,  anche più volte. E’ una vacanza economica, tutto sommato a breve distanza, in un bel posto.
Io ho già deciso che ci tornerò.