domenica 20 settembre 2020

VACANZE COL CANE IN MONTAGNA IN PERIODO COVID


foto tratta da google immagini

    

     Non so come sarà ricordata quest’estate. A dir la verità a marzo pensavo che per l’estate sarebbe tutto finito. Una fiammata inaspettata, nel 2020 non poteva essere altrimenti. Adesso invece temo anche per la prossima. I giorni si snocciolano tra mascherine,  allerte di distanziamento e dichiarazioni di persone famose contagiate.
Le prime vacanze in periodo di coronavirus le ho passate in montagna. 

A luglio alcuni albergatori temendo che la stagione potesse essere rovinata facevano promozioni e offerte. Noi siamo partiti per Ortisei, Val Gardena in un hotel che accettava gli animali* e in effetti quando siamo arrivati c’erano otto nuclei familiari con cani.
L’hotel (Scherlin) tra i boschi sopra Ortisei in posizione panoramica sulla valle (una sala ristorante anche per ospiti con cani ) è elegante ma “friendly”. C’è un prato di proprietà dell’hotel dove far correre Taby . 

vista dalla stanza dell'hotel Scherlin - Ortisei

Abbiamo portato la nostra pelosa in ovovia e funivia (fanno salire a gruppi familiari) senza problemi. Tutti avevano le mascherine. Tutto il mondo tiene lo stesso comportamento. Tanto turismo.
In hotel si entra in sala ristorante dopo essersi lavati le mani e ogni volta che ci si alza da tavola per il buffet si torna subito indietro perché si è dimenticata sul tavolo la mascherina.
Dopo esserci fatti incantare dal panorama del Seceda abbiamo deciso di tornare ad agosto. 


Stavolta dal sito dell’hotel hanno tolto ogni
promozione: perché fare sconti quando la stagione va anche meglio del solito?
“ I turisti tedeschi volevano venire già ad aprile, quando eravamo ancora chiusi” ci racconta la proprietaria dell’hotel.
Sugli autobus l’autista arrogante e sgarbato voleva quasi farci scendere perché non riuscivamo ad agganciare  la museruola a Taby. Lei, povera bestia con la cinghia di chiusura sugli occhi (non sapevamo bene come metterla, era la prima volta e c’era l’autista che  sbraitava  sul collo) si è rassegnata accecata. Porta pazienza, come tutti. Tranne il guidatore che manifestava maligna soddisfazione a riprendere i turisti in vacanza mentre lui era costretto a lavorare.  

O è solo perché non siamo di lingua tedesca?

A settembre siamo tornati dove facciamo le vacanze ogni anno: in Austria.
La proprietaria dell’appartamento ci avverte che si entra nei negozi con le mascherine. Rispondo che da noi anche con il distanziamento. E in effetti la situazione nel paesino dell’Osttirol* è molto tranquilla. Si entra nei bar e ristoranti senza protezione sulla bocca. Tra quelle valli piene di verde e con l’aria pulita i casi devono essere stati ben pochi.



“Pochi italiani quest’anno” si lamenta Micaela dell’Ufficio Turistico. 

Siamo spaventati? (noi italiani) No, forse preferiamo il mare. 

In questo paesino il turismo è sempre stato tedesco anche se ci dicono che quest’anno gli austriaci erano  presenti alla grande. Hanno seguito come da noi l’invito a rimanere in patria.
C’è da dire che la montagna è  poco a rischio contagio, molto di più lo è una vacanza al mare dove la vicinanza e l’affollamento creano situazioni a rischio.
E intanto Sharm che è la mia vacanza al mare resta off limits. Chissà quando riaprirà.


*Hotel per cani: http://diviaggiedimakeup.blogspot.com/2018/08/hotel-per-cani.html

*Virgen, i colori addosso:https://diviaggiedimakeup.blogspot.com/2019/09/virgen-paese-luminoso.html