lunedì 2 ottobre 2017

LE RAGAZZE DI SEUL

      PRIMA                DOPO           


         Si fa un gran parlare delle ragazze (anche ragazzi) della Corea del sud che ricorrono in massa alla chirurgia estetica. Appoggiati spesso dai genitori cercano di modificare i loro visi secondo uno standard di bellezza che piace a loro. Visi piccoli, occhi più grandi con doppia palpebra, naso con sella meno schiacciata e più sottile (da  occidentale). Sono standard che in effetti li rendono tutti  molto simili  tanto che al concorso di miss Corea era difficile eleggere la più bella in quanto tutte le ragazze erano uguali. Impressionante? Non so, no.
E’ ipocrita chi sostiene che la bellezza non conta. Conta eccome e lo dice una che carina lo è sempre stata.
Più facile per un lavoro, per una pratica, per un aiuto. Persino quando si entra in ospedale  la bellezza è una marcia in più per avere attenzione. Un po’ come giovinezza e vecchiaia.
Le ragazze di Seul vengono criticate perchè non accettano la loro “asiaticità”. Sono accusate di stravolgere la loro identità razziale. Col cavolo! Sono tutte ragazze notevolmente migliorate dopo l’intervento. Anzi il merito va soprattutto a loro:  passano dolori fisici e ansie e spese. 
Secondo merito va ai chirurghi che fanno visi naturali, no labbroni, no “zigomoni”. Certo c’è questa uniformità dei lineamenti. Ma vi ricordate i primi nasi rifatti qui da noi? Erano tutti uguali, si riconoscevano lontano un miglio. Adesso i bravi chirurghi tolgono solo i difetti al naso preesistente per cui la persona è sempre lei ma più armonica. Anche in Corea succederà lo stesso. Capiranno che la bellezza è unicità, quel particolare fuori dagli schemi che esprime un carattere. Che trasmette fascino ed emozione.
Alle persone che criticano direi:

 “ Se tu fossi così,

Prima









     preferiresti essere così? “(possibilità economiche permettendo).
Dopo
Non facciamo le solite battute :”Beh tanto basta un bel sorriso”. Ammettiamolo, c’è una notevole differenza tra il sorriso di una ragazza graziosa e una che non lo è.
Che poi non capisco, quando andiamo al supermercato chiediamo sì o no l’uva più bella, la mela più rossa? Dal fiorista  la rosa perfetta. Né troppo chiusa, né troppo aperta.
Posto la risposta di una ragazza coreana alle solite critiche di noi occidentali.

Temi di essere biasimata per il tuo viso diverso?
 “Sono onesta su questo argomento ogni volta che qualcuno lo chiede. Dico che ho subito un intervento di chirurgia plastica. Lo trovo ironico: non ci si vergogna di voler salire la scala sociale studiando tanto e lavorando sodo e ci viene ripetuto spesso che ciò che conta è quanto ti sforzi per migliorare te stesso. Le persone che si sottopongono ad interventi di chirurgia plastica pagano col proprio denaro e sopportano del dolore per ottenere ciò che non hanno. Se questo non è uno sforzo, che cos’è? “.
 http://ragazzecoreane.com/2016/09/12/come-cambia-il-volto-della-corea-il-trend-della-chirurgia-plastica/

Si contesta che in Corea   la pubblicità degli interventi  estetici  è un po’ dappertutto: sugli autobus, sui muri della metropolitana, in televisione. Io sono stata qualche anno fa a Miami e là invece c’era dappertutto la pubblicità di cliniche e centri per le malattie mentali soprattutto schizofrenia e depressione.
Lascio a voi le considerazioni.
Il viso è la nostra identità. Condivido quello che dice lo psicologo Morelli. Il viso parla: del nostro carattere, delle nostre esperienze, della nostra salute. Nel viso ritroviamo la nostra impronta. Però se  sono innamorata delle mie zampe di gallina (le adoro) è altrettanto vero che non mi piace il doppio mento. Onestamente credo che togliendolo non perderei niente di me, anzi.
Credo che le ragazze coreane che si fanno il viso meno schiacciato  dopo il primo attimo di smarrimento ritrovino la loro interiorità, il se stessi che va oltre i connotati che ci ha dato madre natura.


Intervista ad una ragazza coreana dopo l’intervento, autrice Camille Standen:

È stato strano vedere la tua faccia diversa?
…La prima volta che mi sono rivista allo specchio è stato davvero strano. Pensavo che il naso fosse troppo snello, non mi piaceva e credevo  non si adattasse al mio viso. Quando mi sono abituata, è stato come quando vai a fare shopping e trovi l’abito perfetto: sei felice che sia tuo e non vedi l’ora di indossarlo. Una sensazione del genere, ma un milione di volte più intensa.





Termino l'articolo postando l'immagine di due youtuber coreane, entrambe brave, entrambe bellissime.
Tutte e due credo, (Pony lo ha ammesso) sottopostesi a interventi di ricostruzione naso- occhi:





      Pony Makeup





 Sichenmakeupholic


Non so come erano prima, certo adesso sono una meraviglia.





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