giovedì 7 luglio 2016

QUELLO CHE CLIO NON CI HA SPIEGATO






Di ClioMakeup ho già parlato appena aperto il blog. Devo dire che da qualche tempo non seguo più i suoi tutorials di trucco, preferisco le review, i  top del mese , i consigli sulla cura della pelle. Per me Clio è stata utile fino ad un certo momento, poi ho camminato da sola. La seguo comunque ogni giorno sul blog per  la simpatia e il modo che ha di farsi sentire amica.  Le rimprovero (si fa per dire) di non avermi mai mostrato come si coprono per benino con  due prodotti le occhiaie pesanti (le mie). Abbiamo visto dei trucchi su sua madre dove per lo più metteva il corrector che faceva anche da concealer.  Nella pratica ho rilevato che sarebbe utile sapere quanto aranciato deve essere il corrector e che texture.  Il concealer so  che dovrebbe essere del colore della propria pelle (ma sul giallino o rosato?)  Alcune volte l’ho vista adoperare l’illuminante tipo Touche Eclat di Ysl.

Capisco che per lavoro debba testare un sacco di prodotti però ogni tanto un riepilogo dei preferiti distinto per tipo  e gravità del problema che vanno a bilanciare, sarebbe utile. (Nel caso sopra mi piacerebbe conoscere quale concealer funziona meglio con quale corrector e così credo anche per altri cosmetici).

 I nomi dei prodotti usati nei video non sono elencati  ordinatamente. Per un periodo non lo erano proprio (elencati).

Naturalmente si sa che  un maquillage non dà  lo stesso risultato a tutti. Il prodotto più flop consigliatomi è stato il blush in crema Rush della Urban Decay. Su di me era inelegante e “couperosico”.
"No Clio, non sta bene a tutte!"
Non ho trovato nemmeno così perfetta  la palette ombretti Lorac n.1 che mi sono fatta portare da Seattle. E’ vero che i colori hanno una buona tenuta e sono burrosi. Ma ahimè tante  colorazioni tendono  verso il rosa (colori freddi). Di dorato, giallino ce ne sono ben  poche. Per cui non la definirei una palette completa.
Un altro prodotto che non mi ha sconfinferato è il siero della Truffle&Co Roma. A parte lo scarso beneficio, dopo pochi mesi il contenuto si è separato e ho dovuto buttarlo.

Per equità devo dire che mi sono trovata molto bene con uno dei  prodotti degli inizi: la palette Incognito di Dior. Ancora adesso credo sia la migliore per le signore un po’ agée: né matte  ma giusto appena satinata.

Il burro cacao della Nuxe e la matita labbra n. 8 di Purobio  sono ottimi. Ho anche la matita di Diego della Palma ma la Purobio è migliore. Come anche ottimo è il pennello Face Expert Brush della Real Techniques.


Torno un attimo indietro e mi rivolgo  direttamente a lei:

“Clio non ho mai avuto una chiara spiegazione su quale pennello trucco vada bene per la stesura di uno specifico prodotto. Magari quale abbia (a tuo parere) il miglior rapporto qualità prezzo.

Sono andata a riguardami gli articoli del blog dove parli di pennelli (dal 2014 al 2016) ma non sono riuscita a fare chiarezza e puntare il mouse su quei pochi ma giusti.

Una descrizione generica sui  pennelli preferiti per polveri, crema, blush, ombretti, dicono poco .

Ti assicuro che per me (penso anche per altre) è utile vedere  youtuber che quando mettono un fondotinta, una terra scrivono il nome del pennello che usano. Inutile comprarne uno a caso quando si può acquistare (soldi permettendo) quello giusto.

Poi sei un po’ scomparsa dal tuo blog. Prima c’eri tu. Ti riconoscevamo  nelle parole ed era come se un articolo fosse un video. Adesso il blog è diventato un po’ anonimo, meno personale. Capisco che non si riesca sempre a metterci il cuore se si fanno  tre post al giorno.

A volte mi sembra che manchi un filo conduttore. Le ultime bacchettate date ai commenti scontenti hanno prodotto una serie di ragazze che misurano le parole per non turbare la quiete di un blog che a mio avviso manca talvolta di spirito.

Ciao".

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